Intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia per il 74° Anniversario della Liberazione

Intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia per il 74° Anniversario della Liberazione

Vittorio Veneto, 25 aprile 2019

Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il discorso a Vittorio Veneto per l’anniversario della Liberazione 2019, ha citato il nome di padre Placido Cortese fra i martiri che hanno donato la propria vita per fornire assistenza non solo agli alleati ma anche ai residenti e agli ebrei.

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Il Presidente Sergio Mattarella al teatro Lorenzo Da Ponte saluta alcuni testimoni della Resistenza alla cerimonia commemorativa del 25 aprile 2019

ESTRATTO DEL DISCORSO:
Fondamentale per animare il movimento resistenziale fu, in Veneto, il contributo del mondo della cultura e dell’università. Come è stato appena ricordato, l’Università di Padova, unico caso tra gli atenei italiani, fu insignito della medaglia d’oro al valore della Resistenza. Ricordo l’appello, di grande suggestione e di altissimo valore morale, che il grande latinista Concetto Marchesi, rettore dell’università padovana, rivolse ai suoi studenti in piena occupazione nazista, invitandoli alla rivolta: «Una generazione di uomini – scrisse Marchesi – ha distrutto la vostra giovinezza e la vostra Patria. Traditi dalla frode, dalla violenza, dall’ignavia, dalla servilità criminosa, voi insieme con la gioventù operaia e contadina, dovete rifare la storia dell’Italia e costituire il popolo italiano». Non furono queste solo parole. Perché Marchesi, comunista, insieme al suo allievo Ezio Franceschini, cattolico, diedero insieme vita a una organizzazione segreta, operativa (FraMa, dalle iniziali dei loro cognomi) capace di fornire assistenza logistica agli alleati, ai resistenti e agli ebrei. La FraMa ebbe i suoi martiri: il padre francescano Placido Cortese, torturato a morte nella Risiera di San Sabba, e la suora laica Maria Borgato, scomparsa nei lager tedeschi.

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