Il Giugno Antoniano 2020, con la Tredicina e la grande festa del Patrono di Padova, sarà quest’anno ispirato all’Ottavo centenario della vocazione francescana di sant’Antonio, il Santo prediletto da Padre Placido, che ci sollecita ad invocare la sua intercessione, riferendosi al versetto del Vangelo secondo Matteo (11,28) inciso attorno alla Tomba del Santo: “Venite ad me omnes qui laboratis et onerati estis et ego reficiam vos”. Sono soprattutto i sofferenti del nostro tempo, attraversato dalla pandemia dovuta al Covid-19, i destinatari dell’invito che Padre Placido ci rivolge:
Venite…
Sotto la volta dorata della Cappella del Miracolo i Padovani del cinquecento fissarono l’invito di Gesù: Venite a me voi che siete affaticati e stanchi e io vi consolerò. Non era passato anche S. Antonio sulla terra chiamando gli uomini a penitenza e beneficando tutti? Il Signore, nei suoi mirabili disegni, suscitò questo umile frate, che aveva cercato il nascondimento, per mettere nelle sue mani le grazie più strepitose.
S. Antonio sarà il Santo dei tribolati e degli afflitti: i prodigi ch’Egli opera vengono sempre a consolare cuori doloranti. E come in vita così dopo il suo glorioso transito. La Tomba del Santo sarà meta e sospiro di tanti cuori. Ieri come oggi si viene al Santo per sentire la certezza della protezione celeste. Il Santo che ebbe le confidenze e gli amplessi del Bambino Gesù, sa intercedere perché vuole consolare.
Testimonianza dell’amore e della riconoscenza di tutte le generazioni è la Basilica che racchiude tanti tesori d’arte e di fede.
Ascoltiamo l’invito del nostro Santo e andiamo a Lui con grande fiducia. Portiamogli una coscienza pentita e un cuore ardente e non ci sarà negata la consolazione e la pace.
Padre Placido Cortese
Messaggero di S. Antonio – Settembre 1939