Il Signore mi rivelò che dicessimo questo saluto:
«Il Signore ti dia pace»
(San Francesco d’Assisi, Testamento – FF 121)
Mentre l’Europa e il mondo assistono attoniti alla guerra, ennesima “inutile strage” che semina morte, distruzioni e gravi sofferenze tra la popolazione in Ucraina, facciamo nostre le parole augurali di San Francesco, uomo di pace e di fraternità, che aveva affascinato con il suo esempio il nostro Venerabile Padre Placido Cortese, suscitando in lui la vocazione alla vita francescana.
Di fronte agli orrori della guerra civile spagnola e al profilarsi di altre tragedie, Padre Placido così scrisse nell’ottobre 1937:
“In questi giorni paurosi, quando tutti i popoli vivono nell’incertezza e vedono prendere piede ideologie capovolgitrici dell’ordine e della morale, noi sentiamo il bisogno di invocare il ritorno di santo Francesco tra le folle che egli conobbe e amò. Venga santo Francesco e ripeta gli accenti appassionati del suo cantico ai fratelli in guerra, e canti ancora: Beati quelli che perdonano per lo tuo amore. Quando esula da questa terra l’amore di Dio, è l’odio che impera: l’odio che distrugge, l’odio che calpesta ogni legge, la più sacra. Preghiamo san Francesco che ritorni con lui a regnare in questo mondo l’amore”.
(Messaggero di S. Antonio, ottobre 1937)