PAPA FRANCESCO RICONOSCE LE SUE VIRTÙ EROICHE
E PROMULGA IL RELATIVO DECRETO
Molto essenziale la notizia pubblicata nel bollettino quotidiano della Sala Stampa della Santa Sede, ma certamente di grande rilievo per la causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Placido Cortese:
Il 30 agosto 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante:
le virtù eroiche del Servo di Dio Placido Cortese (al secolo: Nicolò), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; nato a Cherso (oggi Croazia) il 7 marzo 1907 e morto a Trieste (Italia) in novembre 1944.
le virtù eroiche del Servo di Dio Placido Cortese (al secolo: Nicolò), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; nato a Cherso (oggi Croazia) il 7 marzo 1907 e morto a Trieste (Italia) in novembre 1944.
Si tratta, al momento, del più importante pronunciamento della Chiesa, perché impegna l’autorità stessa del Papa, nel complesso iter che porterà all’attesa beatificazione del nostro Servo di Dio, che ora potrà essere chiamato con il titolo di Venerabile. Dopo l’esame positivo da parte dei Consultori storici, quindi dei Consultori teologi e, infine, dei Cardinali e Vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del Decreto sulle virtù praticate da Padre Placido Cortese in grado eroico. Si tratta, per analogia, di una sentenza definitiva, emessa dopo un lungo e meticoloso procedimento canonico, o causa, riguardante la vita, le virtù (teologali, cardinali e quelle inerenti al suo stato di religioso francescano), nonché la fama di santità di Padre Placido, la cui testimonianza rifulse soprattutto durante la seconda guerra mondiale, quando si prese cura, in particolare, degli internati sloveni e croati nei campi di concentramento italiani, di ebrei, di militari alleati ricercati e di altri, di persone perseguitate dal nazifascismo. Grazie alla rete Fra.Ma, di cui era tra i principali protagonisti nella zona di Padova, Padre Cortese riuscì a mettere in salvo centinaia di persone. E questo fino alle estreme conseguenze: la cattura, le brutali torture e la morte a Trieste, nel novembre 1944, nella sede della Gestapo, la polizia segreta nazista, che non riuscì a piegare il suo eroico silenzio. Per procedere alla beatificazione, basterà ora l’accertamento di un miracolo, ottenuto per l’intercessione del Venerabile Padre Placido Cortese.
Il 30 agosto 2021, assieme a quello del nostro Venerabile, sono stati promulgati altri due decreti riguardanti:
-
le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Cristina Cella Mocellin, Fedele Laica e Madre di Famiglia; nata il 18 agosto 1969 a Cinisello Balsamo (Italia) e morta a Bassano del Grappa (Italia) il 22 ottobre 1995;
-
le virtù eroiche della Serva di Dio Enrica Beltrame Quattrocchi, Fedele Laica; nata il 6 aprile 1914 a Roma (Italia) e ivi morta il 16 giugno 2012.
Quest’ultima è figlia dei coniugi Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, beatificati il 21 ottobre 2001.
Come sottolinea un articolo apparso su Avvenire del 31 agosto 2021, si tratta di “storie di vite donate”, come quella di Padre Placido Cortese, che “maturò negli anni una grande capacità di donarsi totalmente alle persone che il Signore gli faceva incontrare”:
Occorre aggiungere che rimane la speranza di poter giungere anche al riconoscimento del “martirio” di Padre Placido, riprendendo l’originale impostazione della causa successivamente mutata dalla Congregazione delle Cause dei Santi, in attesa di acquisire elementi certi sul martirio “in odium fidei”, come richiesto dalle normative ecclesiastiche. Se verrà riconosciuto il martirio, Padre Cortese sarà beatificato e non sarà necessario l’accertamento del miracolo.
La promulgazione delle virtù eroiche è di grande rilievo e si aggiunge ai prestigiosi riconoscimenti attribuiti al nostro Venerabile in altri ambiti, come la medaglia d’oro al merito civile concessa e consegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel febbraio 2018 e, ultimamente (gennaio 2021), la posa della “Pietra d’inciampo” davanti alla basilica del Santo, nel punto dove avvenne la cattura. Di Padre Placido troviamo la memoria nei Giardini dei Giusti di Padova e Milano, e non solo, ed è auspicabile il suo inserimento anche nello Yad Vashem di Gerusalemme.
Come ha ricordato recentemente il rabbino di Padova prof. Adolfo Locci, Padre Cortese è stato “un giusto, che al momento giusto, si è comportato da giusto, distinguendosi per comportamento, per etica, per giustizia, per umanità”.
Il pronunciamento della Chiesa, con l’autorevole avallo di Papa Francesco, ci riconsegna un uomo, un francescano e un sacerdote esemplare nelle virtù praticate perché totalmente uomo di Dio e, di conseguenza, totalmente dedito alla causa dell’uomo oppresso e vilipeso, difendendone i diritti e la dignità.
L’eroico Padre Placido Cortese riflette la sua luce su tutti i suoi coraggiosi collaboratori e collaboratrici e su quanti contribuirono a tenere accesa la fiaccola della carità cristiana e della solidarietà, della difesa dei fondamentali valori del vivere civile, nel buio che avvolse l’umanità durante il secondo conflitto mondiale. Le città di Padova e Trieste, ma anche di Cherso e Lubiana, con le rispettive comunità cristiane, i frati minori conventuali d’Italia, Slovenia e Croazia, si rallegrano per la vita, l’opera e la straordinaria testimonianza del Venerabile Padre Placido Cortese, con la speranza che egli sia riconosciuto “martire della fede e della carità”.
Siamo molto riconoscenti alla Congregazione delle Cause dei Santi, con a capo il Prefetto, Sua Em. il Cardinale Marcello Semeraro, e a Sua Santità Papa Francesco per questa importante tappa della causa che, a Dio piacendo, porterà il nostro amato Padre Placido agli onori degli altari.
In questa felice circostanza ci è caro ricordare una singolare coincidenza di eventi, molto diversi tra di loro, riguardanti la vita del nostro Venerabile e quella di un fanciullo, Jorge Mario Bergoglio, accaduti l’8 ottobre 1944: per Padre Placido fu il triste giorno della cattura da parte dei nazisti, mentre per il futuro Papa Francesco, che allora aveva 7 anni, fu il giorno della sua Prima Comunione, nella lontana Buenos Aires. Così ne ha parlato il Santo Padre il 7 maggio 2019 a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma dal viaggio apostolico in Bulgaria e Macedonia del Nord:
Papa Francesco conosce la figura e l’opera di Padre Placido Cortese, grazie ad un breve dossier consegnatogli nei mesi scorsi dal Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, l’argentino fra Carlos Trovarelli.