Raccolta di articoli scritti da Placido Cortese
Guida alla lettura
Messaggero di speranza, Testimone di carità, Consolatore degli afflitti: nei vari editoriali e negli articoli scritti da Padre Placido per il «Messaggero di S. Antonio», è una costante la sua premurosa attenzione verso le concrete situazioni vissute dalle persone, soprattutto negli anni travagliati della seconda guerra mondiale. In frangenti tanto drammatici, è vivo il desiderio che si coglie nelle sue parole di essere “messaggero” di speranza, sollecitando i lettori ad aprire il cuore alla carità operosa. Non meno fraterna e compassionevole è la sua parola rivolta agli afflitti, invitandoli a vivere nella fede la prova della sofferenza. Di tutto questo Padre Placido non si limitò a scrivere ma, come sappiamo, fu grande nell’infondere speranza a chi era in pericolo, sollecito nella carità, consolatore sereno dei sofferenti.
Uomo di Dio, Amico dei Santi: in questa sezione sono stati raggrupparti una selezione di articoli che il Servo di Dio Padre Placido Cortese ci ha lasciato per commemorare e presentare ai lettori delle riviste affidate alle sue cure alcune figure sante, scelte, si può immaginare, per i riflessi importanti sulla sua spiritualità, per l’esempio di zelo sacerdotale, per l’intensità di vita totalmente donata a Dio nella consacrazione religiosa. Di rilievo, in ordine di importanza, sono gli scritti dedicati alla Madonna e al Serafico Padre San Francesco, all’amatissimo Sant’Antonio [sezione a parte], ai Santi della famiglia francescana e ad altri, esempi sublimi che avevano affascinato il suo animo, ricchezza spirituale ridonata ai suoi lettori.
Cultore delle Arti e della Storia: i confratelli che hanno vissuto assieme al nostro Servo di Dio sono unanimi nel testimoniare che Padre Placido coltivava un grande interesse per la storia in generale, ma in particolare per quella dell’Ordine Francescano che egli aveva abbracciato con entusiasmo crescente fin dal suo ingresso, ancora ragazzo, nel collegio dei Frati Minori Conventuali di Camposampiero. Lo testimoniano anche gli innumerevoli appunti ritrovati dopo la sua scomparsa: fogli sparsi, qualche quaderno e, come frutto maturo delle sue ricerche, gli articoli pubblicati. A questo scopo Padre Cortese, da buon studioso, fu assiduo frequentatore di archivi e biblioteche, trascorrendovi anche molte ore di seguito.
Parimenti egli amava le espressioni più eloquenti dell’arte e del genio umano, come la pittura, la scultura, la musica. Anche in questi interessi personali, possiamo leggere e interpretare la sua nobile anima, l’amore per il bello, riflesso della Divina Bellezza, fonte di armonia, sorgente di pace.