Il “Giugno Antoniano” offre ogni anno un nutrito cartello di iniziative ed eventi per onorare il Patrono della città, sant’Antonio di Padova. Come l’incontro svoltosi il 24 maggio 2022 presso il teatro del Seminario Vescovile: “Dalla rete di Padre Placido Cortese ai nostri giorni – La coscienza e il coraggio per gli oppressi di ogni tempo”, organizzato dalla Corsia del Santo-Padre Placido Cortese. Tra i relatori anche il Vicepostulatore della causa di beatificazione, riguardante la rete di Padre Placido, conosciuta come “Fra.Ma”, dai cognomi dei latinisti prof. Ezio Franceschini e prof. Concetto Marchesi, operativa clandestinamente dopo l’8 settembre 1943.
La “rete” fu evocata anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso a Milano in occasione del 70° della Liberazione, il 25 aprile 2015:
Tanti eroi hanno donato la vita per la nostra libertà, dai “piccoli maestri” che hanno lasciato gli studi per salire in montagna, alle donne che hanno affrontato a testa alta il rischio più alto e la prigionia. A questi dobbiamo affiancare gli eroi quotidiani che salvarono vite, che diedero rifugio ad ebrei, che si prestarono a compiti di cura o di supporto.
Come le sorelle Lidia, Liliana e TeresaMartini, padovane, che guidarono la fuga dai campi di concentramento di decine e decine di prigionieri alleati, prima dando loro il pane e un nascondiglio, poi instradandoli nottetempo verso la Svizzera, attraverso la rete costruita da Padre Placido Cortese e da due latinisti di grande fama, Ezio Franceschini, dell’Università Cattolica, e Concetto Marchesi, in seguito rettore dell’Ateneo di Padova e deputato comunista. Senza questa dimensione popolare, senza questa fraterna collaborazione tra persone di idee politiche diverse, l’Italia avrebbe fatto molta più fatica a recuperare la dignità smarrita.
Da sinistra: Prof. Ezio Franceschini – Teresa, Lidia e Liliana Martini (con Delfina Borgato) – Prof. Concetto Marchesi