Ottobre 2023
La sua devozione a Sant’Antonio e l’amicizia con i Frati del Santo
Il pellegrinaggio in Veneto (Riese Pio X, paese natale, Padova e Venezia) dell’urna di San Pio X (Giuseppe Sarto, Riese 1835 – Roma 1914), ricorrendo il 120° anniversario della sua elezione al soglio di Pietro (4 agosto 1903), ci dà l’occasione di fare memoria della sua particolare devozione a sant’Antonio e del legame di stima e amicizia con i Frati del Santo. Tanto più che di questo ha ben scritto Padre Placido Cortese nel 1938, dando alle stampe un piccolo e prezioso opuscolo: “Pio X e i Frati Minori Conventuali del Convento del Santo” riportato integralmente in queste pagine. “A ricordo dell’inaugurazione della lapide a Pio X nel convento del Santo, Padova 13 febbraio 1938”, recita il sottotitolo. Si tratta di uno scritto agile, che si legge tutto d’un fiato, ricco di particolari. Padre Placido era da poco più di un anno direttore del Messaggero di S. Antonio e dedicò, oltre all’opuscolo, anche un articolo sulla rivista da lui diretta. Si dovette trattare, per la comunità del Santo di allora, di un evento di rilievo, considerato il calibro delle personalità presenti all’inaugurazione della lapide. La basilica e il convento del Santo conservano vari ricordi – tutti riportati da Padre Cortese nel suo scritto – della presenza Giuseppe Sarto, dapprima come sacerdote, poi come vescovo di Mantova e infine come cardinale patriarca di Venezia, senza dimenticare tutte le altre sue visite private, ancor prima di essere ordinato sacerdote, come alunno del seminario di Padova (1850-1858) dove seguì e completò il percorso formativo e di studio che lo portò all’ordinazione sacerdotale, ricevuta dall’allora vescovo di Treviso san Giovanni Antonio Farina (1803-1888) nel duomo di Castelfranco Veneto, il 18 settembre 1858. Il vescovo Farina – fondatore a Vicenza dell’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea, Figlie dei SS. Cuori – governò la diocesi di Treviso dal 1850 al 1860. Fu poi trasferito alla sede vescovile di Vicenza, dove rimase fino alla morte (4 marzo 1888). Di vita santa, fu canonizzato da Papa Francesco il 23 novembre 2014.
Significativo l’incipit del breve scritto di Padre Cortese dedicato a Papa Pio X:
Non si può pensare a un veneto che non sia devoto di S. Antonio di Padova e Pio X era veneto schietto.
Nella rassegna dei vari ricordi della presenza del futuro Papa Pio X al Santo, Padre Placido scrive:
Ma il più bel ricordo sono le due celle abitate più volte dal Sarto, Canonico e Patriarca, quella «dei Predicatori» e quella «dei Vescovi». Fra l’una e l’altra, per volontà del M. R. Padre Giacomo Gorlatto Guardiano del Convento e dei Frati del Santo, alla presenza di S. Em. il Cardinale Adeodato Giovanni Piazza Patriarca di Venezia, di S. Ecc. Mons. Francesco Borgongini Duca Nunzio Apostolico d’Italia, di S. Ecc. Mons. Carlo Agostini Vescovo Diocesano e delle Autorità Cittadine, viene murata una lapide con iscrizione in distici del Dott. Padre Angelo Biasi, del Convento del Santo.
Nel “Corridoio S. Pio X” – come oggi viene chiamato – del convento del Santo, è ancora in bella evidenza la lapide inaugurata il 18 febbraio 1938, presenti illustri personalità ecclesiastiche, come testimonia la fotografia eseguita dall’allora direttore del Messaggero di S. Antonio, Padre Placido Cortese. Nel medesimo corridoio, fino a qualche tempo fa, era collocato il dipinto dedicato al nostro Venerabile, ora conservato nella sede della Vicepostulazione, presso la Curia provinciale.
Il testo in latino ricorda la presenza ufficiale al Santo di Giuseppe Sarto, in diverse e importanti occasioni.
In calce l’anno dell’inaugurazione della lapide: 1938
A.D. MCMXXXVIII
Il Messaggero di S. Antonio, numero di Novembre 2023, ha dedicato a S. Pio X e alla sua amicizia con i Frati del Santo un articolo, a firma del direttore fra Massimiliano Patassini, che offriamo anche agli amici di Padre Placido:
Non mancò, nel febbraio 1938, una “posa” fotografica della comunità del Santo, a suggello di una giornata significativa nell’insieme degli eventi, di varia grandezza, della storia secolare della basilica di sant’Antonio e della comunità dei Frati che senza interruzione l’hanno custodita fino ai nostri giorni.
La macchina fotografia è quella di Padre Placido Cortese, ma questa volta si fa riprendere anche lui nel gruppo, lasciando ad altri lo scatto. È una foto inedita, almeno per il nostro sito internet, che poniamo a chiusura di questo articolo dedicato a S. Pio X.