Il Messaggero di S. Antonio – Giugno 1937:
La Copertina nuova

Il Messaggero di S. Antonio – Giugno 1937:
La Copertina nuova

Padre Placido presenta la nuova copertina da lui ideata per la rivista, che nel 1937 aveva raggiunto l’anno quarantesimo dalla sua fondazione, mentre egli, nel medesimo anno, aveva compiuto esattamente trent’anni.

Messaggero - copertina 1937

È bene che il bollettino ogni tanto si rinnovi: lo esige il gusto sempre più affinato dei lettori, siano pure della umile gente.

Con questo numero la novità viene a essere nella copertina.

Non più tante figure ma due sole dominano: S. Antonio e il fedele amico e compagno il B. Luca; sullo sfondo appare nella sua luce di gloria la Basilica che racchiude le spoglie del Maestro e del Discepolo, centro delle Divozioni Antoniane, sede provvidenziale di tante opere belle, quella del pane per i poveri e quella del pane per i Fratini.

S. Antonio appare in un nimbo di luce celeste con in braccio Gesù Bambino sorridente e benedicente. E nello sguardo e nel moto della mano alzata pare dica: “Tutte le preghiere dei miei veri Devoti io le esaudirò; continuate a pregare sulla mia tomba, presso le mie ceneri, davanti alla mia lingua mortale e Gesù non saprà resistere alla vostra fede e alla vostra pietà”.

E il Beato Luca (Belludi) qui rappresenta i fortunati Frati del Santo che da sette secoli con amore e con gioia, ogni giorno si prostrano davanti al sepolcro del miracolo e salgono in letizia a celebrare il Santo Sacrificio, è lì con lo sguardo estatico sull’apparizione meravigliosa e con la mano invita Gesù a benedire tutti quelli che ha nel cuore, tutti quelli che lo circondano e gli si sono raccomandati.

E nessuno poteva più del Beato rappresentare i Frati e i Fratini: Egli amico del Santo, Superiore della Provincia, costruttore della Basilica.

Rappresentati così possiamo essere sicuri che le nostre suppliche avranno un valore più persuasivo.

Il Santo benedetto nel vederci prostrati davanti alla Sua Tomba vedrà in noi chi gli fu più caro nella vita.

Fioriran allora i gigli della riconoscenza intorno alla nostra Basilica e i fogli si riempiran di grazie e di favori.

Il Messaggero passerà nel mondo benedetto e desiderato portavoce della continua e valida protezione di S. Antonio.

Ed ora va, o piccolo libro, e così rinnovato, porta in ogni casa – ove c’è la gioia e ove c’è il dolore – il sorriso dell’apparizione del Santo.