Per la terza volta, e quest’anno con la porpora, l’Arcivescovo di Bologna Card. Matteo Zuppi ha presieduto la S. Messa nella basilica del Santo durante la Tredicina in preparazione alla festa di sant’Antonio.

7 giugno 2020: l’Arcivescovo di Bologna, Card. Matteo Zuppi, presiede la S. Messa nella basilica di Sant’Antonio
Alla celebrazione erano presenti le rappresentanze del Movimento di Comunione e Liberazione di Padova e degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, nonché dell’Università.
Significative le dichiarazioni del cardinale prima della celebrazione, riguardanti la situazione di emergenza sanitaria:
“Sono da ringraziare i mezzi di comunicazione, e soprattutto i nuovi strumenti di comunicazione, che hanno consentito di essere uniti spiritualmente; non solo di assistere, ma di vivere insieme l’esperienza di fede, anche se divisi.
Effettivamente stiamo vivendo un periodo davvero strano che forse ci aiuta a capire ancora di più che il Vangelo parla non a uomini fuori dal mondo, ma a uomini nel mondo. La pandemia ci ha svegliato da tante illusioni e ci ha resi consapevoli su cosa significhi stare nel mondo, scuotendoci dallo stordimento di pretendere – come ha detto Papa Francesco nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente – di «essere sani in un mondo malato».
E questo ci aiuta a capire perché sant’Antonio andava in giro a predicare il Vangelo. Egli, nel Vangelo, trovava la risposta alle tante domande che attraversano il tempo e le situazioni degli uomini: l’esempio, la forza, la passione di sant’Antonio ci insegnano che esistono le prove, e che non si può scappare da esse pensando di chiudersi in se stessi e nell’individualismo, ma che si vincono scegliendo la ricetta di Gesù: evitare il male e volere bene agli altri.
Come per tutte le prove si può reagire in due modi: con il «salva te stesso», e quindi allontanarsi dagli altri; oppure capire finalmente che siamo tutti sulla stessa barca e quindi imparare a remare insieme”.