Una rappresentanza del Patriarcato di Venezia, gli Ordini e le Associazioni che hanno nella basilica del Santo un particolare punto riferimento (Ordine francescano secolare, Arciconfraternita di S. Antonio, Milizia dell’Immacolata, Pia Unione dei Macellai) e un folto gruppo di Amministratori locali (Presidenti di Provincia e Sindaci) hanno fatto da corona alla celebrazione presieduta dal Patriarca di Venezia, S. E. Mons. Francesco Moraglia, nel primo sabato di giugno, in una cornice di fedeli, interna ed esterna, di suggestivo effetto, nonostante le restrizioni attuali sul numero delle presenze.
Riportiamo un passaggio dell’omelia del Patriarca: “In tempo di pandemia anche la festa del Santo risente – come del resto altre iniziative – delle attenzioni richieste per la sicurezza e la salute pubblica. Tutto ciò comporta inevitabili disagi e aggiustamenti, ma anche spinte alla creatività e all’uso dei nuovi mezzi della tecnologia. Il cristiano, che è anche cittadino, ha a cuore le persone e il bene comune ed è chiamato ad agire in modo responsabile e prudente… È essenziale che i singoli e le istituzioni – l’Europa, i governi nazionali e locali, i corpi intermedi, gli istituti di credito (realtà fondamentale e così delicata e provata nella nostra regione) – facciano, fino in fondo, la loro parte perché la declamata “ripartenza” sia possibile per tutti e non escluda nessuno: famiglie, anziani, giovani, diversamente abili, scuola, attività produttive, turismo, realtà aggregative… Nel tempo del Covid-19 il Santo ci esorti a ripensare davvero chi siamo e chi è l’uomo, ossia ad interrogarci sulla bontà delle nostre relazioni personali e sociali, sulla nostra società. Ci prenda per mano e ci aiuti a vivere da cristiani questi giorni con responsabilità, carità e solidarietà, facendoci carico – ossia “prossimi” – gli uni degli altri, costruendo una nuova fraternità… Antonio ci aiuti ad essere sempre più fondati nella santità concreta e quotidiana (il pane di sant’Antonio ne è simbolo eloquente), una santità che ha origine nell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e che sola cambia la vita delle persone e, di conseguenza, delle comunità”.
In rappresentanza degli Amministratori locali, sindaci e presidenti delle Province limitrofe, ha portato il suo saluto il Presidente della Provincia di Padova Fabio Bui: “Grazie per aver condiviso con noi questo momento e per le parole di incoraggiamento per il nostro servizio. Grazie alla comunità del Santo, punto di riferimento per tutto il territorio. Sono stati mesi difficili umanamente, e nel nostro ruolo di amministratori ci siamo trovati a gestire qualcosa che mai avremmo pensato di vivere. Oggi qui con noi c’è il Sindaco di Vo’. Ognuno di noi ha delle immagini, dei momenti, delle parole… Momenti che ci accompagneranno per lungo tempo. C’è molto da rielaborare, ma c’è anche molto da fare. Il sindaco è la figura più a contatto con le fragilità e i problemi reali delle persone che in questa emergenza si sono moltiplicati. Ma come ne usciremo? Sant’Antonio interceda e ci faccia vivere in pienezza la nostra responsabilità”.