Ma la figura del futuro Pontefice è legata alla Basilica del Santo per l’intervento alle Celebrazioni Centenarie della nascita di S. Antonio del 1895.
Il 15 agosto fu consacrato dall’allora Vescovo di Padova l’altare maggiore della Basilica ricostruito con i bronzi di Donatello dall’Arch. Camillo Boito. Il 18 dello stesso pontificò il Patriarca Sarto. I nostri due confratelli fra Francesco e fra Giuseppe ricordano quella splendida solennità che richiamò a Padova tutti i Vescovi del Veneto e numerosissimo popolo. La sera di quella domenica fu illuminata la Basilica e anche il Patriarca a braccetto con Mons. Marangoni si portarono al palazzo di fronte al Santuario per ammirare la straordinaria fantastica visione.
Venne poi al Santo con il grande pellegrinaggio della gente veneta il 17 aprile 1899. Celebrò all’Arca dopo che avevano celebrato Mons. Callegari Vescovo di Padova, Mons. Marangoni Vescovo di Chioggia già Frate del Convento del Santo, Mons. Isola Vescovo di Concordia, Mons. Ferruglio Vescovo di Vicenza. Il Patriarca assisté poi alla Messa cantata dal M. R. Padre Sottaz Rettore della Basilica. E come parlò il Patriarca in quella circostanza che aveva raccolto intorno alla Tomba del Taumaturgo più di 40.000 persone!
Con l’anno 1901 incominciava il nostro secolo ventesimo. Da Bologna partì l’idea di portare alla Tomba del Taumaturgo di Padova genti da ogni lido ma specialmente gli Italiani. La fede assopita nel cuore di molti doveva risvegliarsi con il pellegrinare alla Tomba del Santo dei Miracoli. E c’era proprio bisogno dei miracoli del Santo! Si formò così a Bologna il Comitato Internazionale dei Pellegrinaggi che vennero numerosi.