Presentazione del volume: Di là del muro, Il campo di concentramento di Treviso (1942-1943), di Francesca Meneghetti, seconda edizione, Treviso 2019, pp. 530.

Presentazione del volume: Di là del muro, Il campo di concentramento di Treviso (1942-1943), di Francesca Meneghetti, seconda edizione, Treviso 2019, pp. 530.

Di là del muro, Il campo di concentramento di Treviso (1942-1943)

Il 26 giugno 2020, a Treviso, è stata presentata la seconda edizione dell’importante ricerca della prof. Francesca Meneghetti. Non manca il dovuto riferimento a Padre Placido Cortese, che visitò personalmente il campo di Treviso, come egli stesso scrive in una lettera del 1943 inviata a Padre Fortunat Zorman, frate minore:

Ho visitato una volta Monigo ed i bambini mi hanno fatto pena, perciò ho consegnato gli zuccherini che mi avete mandato per il campo di Padova al nuovo cappellano, affinché li distribuisca ai bisognosi.

Ringraziamo Ivo Jevnikar per la cronaca dell’evento:

 

 

Sotto la Loggia dei Cavalieri a Treviso, il 26 giugno, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana (ISTRESCO) ha presentato la seconda edizione, aggiornata, della monografia della prof. Francesca Meneghetti Di là del muro. Si tratta di un ampio volume che presenta in tutti i suoi aspetti la storia del campo di concentramento fascista per civili sloveni e croati di Monigo, sobborgo di Treviso, operativo negli anni 1942-43 nell’attuale caserma Cadorin. Vi passarono oltre 10.000 persone e circa 200, delle quali una cinquantina aveva meno di dieci anni, vi persero la vita. Parte del campo fu adibitta per un breve periodo anche a campo di prigionia per militari britannici, da maggio ad agosto 1945 fu invece sede di un campo profughi multinazionale.

La storica trevigiana ha dedicato parte della sua analisi all’atteggiamento della Chiesa nei confronti degli internati e all’attività delle reti umanitarie. Vi risplende pure la figura del conventuale p. Placido Cortese della Basilica del Santo di Padova.

La serata condotta dalla nuova presidente dell’ISTRESCO Francesca Gallo è stata introdotta dal sindaco di Treviso Mario Conte, ha preso poi la parola il comandante della Caserma Cadorin col. Massimo Alessio. La fattiva collaborazione tra Comune, autorità militari e ISTRESCO ha infatti resa possibile il 9 novembre dell’anno scorso la collocazione da parte dell’amministrazione comunale di due targhe commemorative in lingua italiana, inglese, slovena e croata sul muro di cinta della caserma Cadorin.

Sui contenuti del libro si è poi soffermato il giornalista e ricercatore sloveno di Trieste Ivo Jevnikar, mentre l’autrice ha sottolineato soprattutto le novità della sua seconda edizione ed ha nuovamente ringraziato le ben 133 persone alle quali negli anni si era rivolta alla ricerca di testimonianze, ricordi, documenti ed altri materiali storici.

Ivo Jevnikar, Foto di Gian Domenico Mazzocato, ISTRESCO