13 Giugno, Sant’Antonio: il cuore di Padova

13 Giugno, Sant’Antonio: il cuore di Padova

Il gesto del pellegrino alla tomba di sant'Antonio

Padova vive d’una tomba. Sono parole di Ozanam e le ripetiamo mentre le folle si sospingono verso la tomba prodigiosa per baciare il marmo che racchiude le ceneri del portoghese divenuto padovano perché qui egli volle chiudere i suoi giorni, cantando alla Vergine gloriosa nella visione gaudiosa di Dio.

Nella piccola Cella del transito e nella grande Basilica, viene ricordato questo tramonto divenuto aurora di prodigi senza numero.

Il Tommaseo, che più volte poggiò la fronte sull’Arca del Santo e che vide di quale amore i padovani circondino il loro Santo, lo ricorderà commosso: “Vengono in folla, e la man quasi a tesor, tendono all’urna del Poverel d’Iddio”.

Le immagini votive si sono moltiplicate in questi giorni e l’altare del Santo è tutto un anelito, un sospiro, una preghiera. Più che il crepitio dei ceri e lo sfavillio delle lampade e degli ori sono le numerose fotografie dei nostri soldati che cantano l’inno della riconoscenza al Santo per la protezione avuta nei cimenti dolorosi…

Intorno all’Arca sono cuori fiduciosi, cuori che sperano, cuori che ardono. I grandi miracoli che circondano l’Arca sono nascosti ma il miracolo è questo andare e venire della folla che bacia il marmo.

Fulge di splendore il reliquario del Mento che passa in processione tra un popolo osannante che prostrato vede passare come passò sette secoli addietro per le vie di Padova il Santo dei miracoli, il Santo della pace. E nella Cappella del Tesoro la Lingua benedetta accoglie come il marmo dell’Arca, il bacio delle folle.

Padova vive della tomba del Santo. In questi giorni di dura guerra camminano quasi verso la luce i pellegrini da ogni dove. Tutti sono umili, anche se il loro nome è noto al mondo, davanti all’umilissimo e purissimo Santo. Portano questo dono a lui che attende e che ripete le parole di Gesù, scritte in oro sulla volta luminosa dell’Arca: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi ristorerò».

Padre Placido

(Messaggero di S. Antonio – Luglio 1942)

 

Manifesto Tredicina 2019

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