Il Messaggero di S. Antonio – Aprile 1937:
Ai devoti del Santo

Il Messaggero di S. Antonio – Aprile 1937:
Ai devoti del Santo

Da poco nominato Direttore del “Bollettino mensile illustrato della Basilica del Santo – Padova”, Padre Placido si presenta ai lettori. A loro raccomanda, in particolare, i Fratini di S. Antonio: con questo termine si designavano nel recente passo i novizi e gli studenti che si preparavano alla vita religiosa francescana nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e al sacerdozio.

Carissimi lettori,

nel numero precedente ho avuto occasione di salutare il mio predecessore e di formulare tanti bei auguri, in questo invece mi devo presentare a voi e portarvi il mio primo saluto.

I Superiori m’han chiamato qui presso la Tomba benedetta del Santo e son venuto dalla bella Milano, dal Conventino di Viale Corsica, ove ebbi nei tre anni di mia permanenza tanta benevolenza dai miei confratelli e dalla buona popolazione.

Nel prendere la Direzione dei nostri Bollettini: Messaggero di S. Antonio – S. Antonio e i Fanciulli – I Fratini di S. Antonio – ho promesso al mio Padre Provinciale, Successore di S. Antonio nel governo della Provincia del Santo, che metterò tutta la mia buona volontà e che lavorerò con intensità e con amore alla gloria del nostro Santo. S. Antonio mi aiuterà certamente e voi buoni lettori e devoti del Santo verrete incontro al mio entusiasmo e saprete compatire le mie deficienze.

La parola Messaggero vuol dire Portavoce. Il nostro Bollettino vuole essere vero portavoce della vita della Basilica del Santo, narrando le grazie che qui presso la sua Tomba si operano e quelle che i fedeli di tutto il mondo ottengono dalla inesauribile carità Sua.

Ogni giorno apro le lettere che mandate qui in Basilica, vedo le vostre suppliche, ammiro la vostra carità e generosità e ne ringrazio il Signore invocando su ognuno di voi le grazie e le benedizioni chieste.

Ma ciò faccio specialmente nel Santo Sacrificio della Messa. Tutte le pene e tutti i vostri desideri li presento a Gesù buono e invoco la potente intercessione di S. Antonio.

E alle mie preghiere si uniscono tutti i buoni Padri che celebrano in Basilica, alla Tomba del Santo, davanti a quella del Beato Luca, all’altare della Vergine – nell’antica Cappella ove pregò S. Antonio.

Poi sono i nostri Fratini. Sono essi dal cuore buono e puro che ottengono dal Santo ogni grazia. Ogni giorno essi si prostrano ai piedi dell’Arca benedetta che racchiude le ceneri del Taumaturgo e raccomandano i buoni benefattori.

Ora dopo questa bella assicurazione – che credo farà piacere a tutti – vengo non a presentarmi perché voi già tutti mi conoscete come Padre Messaggero, ma a farvi alcune raccomandazioni.

Vi raccomando tanto i nostri Fratini. Il P. Provinciale ha avuto per essi in questi giorni tante spese. Solo per i libri quanti denari! … Eppure questi fratini devono studiare per essere domani veri ministri di Dio, apostoli di bene nelle nostre contrade e tra le genti ancora lontane da Cristo.

Oggi proprio, mentre scrivo questa mia lettera aperta, vedo arrivarmi per i Fratini una bella forma di formaggio.

Ecco come si aiutano. Tutto i fratini accettano e di tutto ringraziano.

Ma perché questi nostri fratini siano più conosciuti e beneficati dai Devoti del Santo, abbisogno di indirizzi di persone buone.

Mandatemeli: uno, due, quanti ne volete e nessuno saprà chi me li ha mandati perché manterrò il secreto. È solo per maggior diffusione del foglietto I Fratini di S. Antonio che ve li chiedo. E questo favore me lo possono fare molti. Gli indirizzi saranno poi scritti nel foglietto dai nostri stessi fratini. Ecco un mezzo facile di penetrazione che attende l’aiuto di voi tutti miei cari e buoni lettori. Perciò siamo intesi: mandatemi indirizzi di persone buone che possono aiutare le nostre opere di bene.

… … …

Inoltre vengo a pregarvi di non dimenticare che continuerò a firmarmi il Padre Messaggero perché non ci sia dispersione di posta, ma prontezza e precisione nella risposta.

… … …

Ed ora chiudo con il presentare a tutti gli auguri sinceri d’una Pasqua felice e buona: felice e buona in grazia di Dio.

Risorgiamo con Cristo a una vita ricca di opere buone!

Rinnovo la mia promessa di pregare alla Tomba del nostro Santo per voi.

Il vostro

Padre Messaggero