Padova, 28 gennaio 1937 – Il ministro provinciale padre Vittore Chialina scrive a padre Domenico Bertolo,

Padova, 28 gennaio 1937 – Il ministro provinciale padre Vittore Chialina scrive a padre Domenico Bertolo,

guardiano e prevosto del convento di Milano, e propone di nominare il Servo di Dio come direttore del «Messaggero di Sant’Antonio», auspicando che possa tornare a Padova “glorioso e trionfante” dopo la chiusura del “caso Martinolli”.

La permanenza di Padre Placido Cortese a Milano si concluse all’inizio del 1937, quando fu nominato direttore dell’opera «Messaggero di Sant’Antonio». La nomina, prestigiosa, fece giustizia degli equivoci che avevano portato a Milano il Servo di Dio. Nel capoluogo lombardo, tuttavia, Padre Placido aveva saputo inserirsi subito, con la generosità e lo spirito di sacrificio che lo caratterizzavano, lasciando un segno profondo nei confratelli della comunità francescana e nei parrocchiani che apprezzarono il suo zelo pastorale. Significative le espressioni a lui riservate dal confratello cronista nella cronaca del convento di Milano del Gennaio-Marzo 1937, quando venne il momento di salutare Padre Placido, chiamato nuovamente a Padova:

“Il fatto di maggior rilievo è stato il trasloco del nostro carissimo e indimenticabile P. Placido Cortese, che dal vortice della vita milanese è stato assunto – gloria del nostro convento – agli onori di direttore del «Messaggero di S. Antonio». La dura realtà di averlo dovuto lasciare si cambia in tanti auguri già espressi a voce e ora doverosamente per iscritto perché la lode meritata venga conosciuta anche nelle altre nostre famiglie religiose e la lode rimanga. P. G. De C. (Padre Giuseppe De Concini)”.

Padova 28.I.’37

 

Carissimo P. Domenico,

stamane ti ho mandato un telegramma per annunciarti l’elezione del P. Montico a Provinciale d’Oriente. La Provincia ha l’onore di dare un Provinciale, ma viene privata di un valido aiuto che aveva nel P. Montico per la tanta attività che egli svolgeva nel Messaggero [di S. Antonio] e annessi per la scuola a Venezia.

Ora si tratta del Successore. Si sono fatti tanti nomi, ma il nome più indicato e nel quale si è fermata l’attenzione del P. Giorgio [Montico], del P. Provinciale e di tanti altri è quello del P. Cortese il quale deve ritornare a Padova glorioso e trionfante. Da Roma ho eliminato gli ostacoli possibili; da Milano li elimino col chiedere e supplicare il P. Prevosto a non fare opposizione di sorta.

… … …

Prega il P. Cortese a non fare opposizioni e a non parlarne a nessuno; e tu accontenta il P. Provinciale senza replicare e con dire: Fiat, anche se qualche lacrima scenderà sulle tue guance, perché io ti strappo un poco di cuore col portarti via il carissimo P. Cortese.

… … …

Manda subito il P. Cortese per prendere visione della sua nuova mansione e prendere i necessari accordi.

Salutami tutti.

tuo aff.mo

Vittore M. Chialina, Min. Prov.