S.Antonio è conosciuto nel mondo come il Santo dei Miracoli e già nel primo officio liturgico vi si trova un Responsorio – incomincia con le parole «Si quaeris» – che raggruppa i prodigi sotto varie voci. Esso dice: «Se tu cerchi dei miracoli, ecco che la morte, gli errori, le sventure fuggono; ecco gli ammalati risorgano risanati. Cedono il mare e ì legami; l’uso delle membra e le cose perdute chiedono e ricuperano giovani e vecchi. Svaniscono i pericoli, anche la miseria cessa; narrino quelli che lo sanno, lo dicano i Padovani».
Ancor oggi il Si quaeris, recitato con fede, fa scendere i favori del Taumaturgo sull’umanità dolorante
Altra devozione il Breve di S. Antonio. Il Santo apparve il 13 giugno a una sua devota portoghese tormentata dal demonio, dicendole: «Alzati e porta indosso questo biglietto che ti presento e sarai libera da ogni Infestazione diabolica».
Nel biglietto c’era questa invocazione alla croce: «Ecco la croce del Signore, fuggite, o potenze infernali: vinse il leone di Giuda: la radice di David. Alleluia».
Il breve di S. Antonio si trova riprodotto in medagliette e in pezzetti di tela, e fu esperimentato efficacissimo contro le infermità di spirito e di corpo.
La protezione del Santo viene invocata in modo tutto particolare con la consacrazione dei fanciulli a S. Antonio; con usare i gigli, benedetti il giorno 13 giugno; col partecipare spiritualmente alla grande famiglia di S. Antonio, raccolta intorno all’Arca attraverso Il Messaggero Di S. Antonio.
Chi è che non conosce l’opera provvidenziale del Pane dei Poveri? Nessuno poi ignora che i Fratini di S. Antonio circondano la tomba del miracolo e pregano e ricordano quanti hanno bisogno della protezione del Santo.