Capitolo 35: Angolo di pace

Capitolo 35: Angolo di pace

Dopo la missione a Verona, s’era sulla fine di maggio, si ritirò a Camposampiero. Voleva essere più vicino a Dio e lo cercava nella completa solitudine. A Camposampiero il suo amico, Conte Tiso, tra i rami di un gran noce, gli costruì una cella. Strana dimora questa del Santo eppure così piena di significato mistico: egli non voleva essere della terra s’alzava perciò al cielo; non più gli uomini erano nel suo cuore ma Dio solo. L’ora ultima era vicina. Vi si doveva preparare, doveva presentare al Re del cielo il frutto dei talenti elargitigli con tanta generosità. Quante ardenti preghiere su quel noce benedetto! Scendeva ogni sera dall’aerea cella e si riuniva con i suoi frati. Il conventino era unito al castello del Conte amico. Perciò facile era l’accesso al Conte alla cella del Santo.

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