Il giorno 15 agosto 1195, in Lisbona, città splendida, capitale del Portogallo, apriva gli occhi alla luce il nostro Santo. Discende dal nobile famiglia dei Buglioni e al sacro fonte prende il nome di Fernando.
La sua fanciullezza è assai poco conosciuta; sappiamo però che egli, dai primi vagiti, fu dalla pia genitrice offerto alla Vergine. È dal cuore materno che il futuro Santo imparerà ad mare la Madre celeste e da Lei saprà attendere le grazie più strepitose.
Solo tre miracoli si raccontano di lui nei primi anni ma sono significativi e noi comprendiamo come il Signore andava preparando quell’anima pura alle future ascensioni.
Ancora bimbo Fernando è nella Cattedrale che prega. Egli vi si porta spesso perché questa sorge presso il palazzo paterno. Cosa abbia detto il bimbo al Signore non ci è noto, sappiamo invece che il maligno gli apparve e che tentò strangolarlo. Il piccolo dito di Fernando allora si posò sul marmo e quasi questo fosse molle cera riportò il sogno della vittoria: una piccola croce ancora oggi si mostra ai fedeli ed è il segno del primo miracolo. Il demonio fugge davanti a questo fanciullo che già sa – glielo hanno insegnato i suoi buoni genitori – l’arma per vincere le suggestioni del demonio. E già da allora Fernando incomincia a coltivare nel suo cuore con l’amore alla Vergine Madre quella per la Croce del Signore.
L’altro miracolo quello dell’anfora.
Una bambina era andata ad attingere l’acqua alla fontana ma nel voler mettere in testa il vaso barcollò e l’anfora andò in pezzi. Passava di lì casualmente il piccolo Fernando che uditi i singhiozzi della poverina si raccolse in preghiera e chiese al Signore un miracolo: presi i cocci in mano questi si ricongiunsero in modo tale che non fu visto segno di rottura.
Si racconta puro questo altro fatto gentile.
Il padre raccomandò un giorno a Fernando che in sua assenza non abbandonasse il campo di frumento perché gli uccelli non ne facessero scempio. Fernando per non perdere il tempo della preghiera e la presenza in chiesa chiama a raccolta gli uccellini e li rinchiude in una cameretta. Ritorna il padre e non trova Fernando ma ammira i disegni di Dio in quel suo tesoro quando questi gli mostra la sua innocente trovata!
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